Human-centered Project Management – Brescia, 16/05/24, ore 9.30-17.30

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Perché parliamo di Human-centered Project Management?

Il successo e l’efficienza di un progetto dipendono in larghissima parte dalla capacità del Project Manager di essere un facilitatore di relazioni tra persone che hanno ruoli, interessi, obiettivi e competenze diverse.
Nella sua essenza, un progetto non è altro che un insieme di persone che lavorano insieme per «far accadere cose» che serviranno all’organizzazione e ad altre persone.
Il fattore critico di successo di ogni progetto è, quindi, la «tenuta» della rete di relazioni che deve instaurarsi tra le persone che vi collaborano e che può favorire o, al contrario, ostacolare i flussi di informazioni, conoscenze, influenze e significati. E – in ultima analisi – è ciò che può garantire o rendere estremamente complicato il raggiungimento degli obiettivi che il progetto si pone.
Per questo, l’aspetto più sfidante e complesso del ruolo del Project Manager a 360° è tessere pazientemente questo network e facilitarne l’attivazione, sapendo gestire in maniera competente e strategica il «fattore umano» di progetto, affinché ogni attore apporti il contributo che serve, nel momento in cui serve.

Programma

COSA SIGNIFICA AVERE UN PROJECT MINDSET?

  • Un’introduzione non banale al concetto di progetto e al perché gestirli è così complesso

4 PRATICHE CHE FANNO LA DIFFERENZA IN UN PROGETTO

  • Goal Management: partire dal «why» di progetto e definirne correttamente i criteri di efficacia. Tecnica MoSCoW.
  • Stakeholder management: perché il «fattore umano» è il vero segreto del successo dei progetti. Matrice tridimensionale di analisi e strategie di influenza e collaborazione interfunzionale
  • Risk Management: l’importanza di pensare come uno stratega e di avere sempre un «piano B». Tecniche pre-mortem e strategie di gestione del (prevedibile) imprevisto
  • Scope Management: chi ben comincia… Perché una buona «mappa GPS» di progetto è essenziale. La WBS e la RACI.

LE TRAPPOLE DELLA PIANIFICAZIONE (E COME EVITARLE)

  • Time management: a cosa serve un diagramma di Gantt se poi non lo segui? I metodi per evitare i 3 bias che generano ritardi nei progetti: Planning Fallacy, Overconfidence e Illusion of Control. Tecniche PERT e CPM per migliorare la pianificazione.

SAPORE DI SAL…

  • Monitorare l’andamento del progetto: come capire a che punto siamo? E come intervenire? Cenni all’EVM. La checklist per costruire incontri di SAL. Cenni al decision making di progetto e a come accelerarlo

LESSON LEARNED: QUESTE SCONOSCIUTE

  • Focus su una delle pratiche di Project Closing più potenti e meno adottate: imparare dall’esperienza per non ripetere gli stessi errori. Cenni a metodologie di Retrospective.

Docente

Alex Zanon

E’ specializzato nell’applicazione delle Scienze Comportamentali in ambito organizzativo e nella formazione esperienziale su competenze manageriali e trasversali.
Si occupa da oltre 10 anni di progetti di Change Management per aziende nazionali e multinazionali in tutta Europa, con particolare focus sul miglioramento dei processi di Decision Making e su aspetti di trasformazione culturale e di innovazione sostenibile.
Trainer e keynote speaker (lingue: italiano, inglese) in convegni ed eventi, il suo campo di intervento si concentra sullo sviluppo di competenze manageriali di autoconsapevolezza cognitiva ed emotiva nei processi decisionali e sull’applicazione organizzativa di tecniche di nudging e architettura delle scelte.
E’ Certified Member di GAABS – The Global Association of Applied Behavioral Scientists ed è co-fondatore e Presidente di AICANBE – Associazione Italiana di Choice Architecture, Nudging e Behavioral Economics.
Collabora, inoltre, come Professore a contratto di Change Management e Decision Making con diversi Atenei, tra cui l’Università di Bologna, l’Università di Urbino e l’Università IULM di Milano.
E’ stato speaker al WeMakeFuture 2023 (il più grande festival mondiale dedicato all’innovazione digitale), dove ha trattato la connessione tra decisioni umane ed etica delle nuove tecnologie.
Pilota di aerei per passione, applica elementi, tecniche e suggestioni derivanti da questa disciplina allo studio e al miglioramento del comportamento organizzativo.

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